
La storia di Roberto Carretero sarà sempre una delle grandi storie del tennis spagnolo. Una storia che meritava un libro – pubblicato una settimana fa – e quindi un'intervista nel nostro podcast. Qui adempiamo al nostro impegno.
Con Carlos Calderón al timone della conversazione, potremo scoprire in prima persona il racconto di Roberto Carretero, oggi famoso per commentare il tennis in TV da quasi due decenni, anche se il suo legame con questo sport è iniziato molto tempo prima. Da giocatore, vincendo Roland Garros Junior, conquistando il Masters 1000 di Hamburgo a soli 20 anni, per poi affrontare un declino che gli ha impedito di continuare a progredire in campo. Di tutto questo parla nel suo nuovo libro, 'Il tennis dall'interno', un'opera che ripercorre tutta la sua carriera, dall'attimo in cui ha impugnato la sua prima racchetta fino al momento in cui ha preso il microfono per la prima volta.
Roberto Carretero, la storia di una stella fugace
Se non conosci ancora cosa è successo durante il suo periodo da giocatore, oltre a invitarti ad acquistare una copia del suo libro, ti incoraggiamo prima a ascoltare l'intervista che gli abbiamo fatto in 'Chiamata in campo', dove Roberto ci parla, appunto, poco prima di presentare la sua autobiografia in società. Durante la chiacchierata racconterà dei suoi inizi, di cosa significasse dover andare a Barcellona, di condividere gli anni con persone come Albert Costa o Àlex Corretja, e anche di cosa significhi avere un potenziale smisurato di cui tutti parlano.
Sarà lì che le cose inizieranno a mettersi male, subito dopo il suo maggior successo, il Masters 1000 di Hamburgo. La pressione, le aspettative, la testardaggine, ma anche gli infortuni, una fisionomia diversa e la mancanza di un ambiente adatto a guidarlo verso una migliore preparazione. Come vedrete, non vogliamo rivelare troppo dei 50 minuti di intervista che abbiamo avuto con Carretero, quindi è meglio lasciare qui sotto il contenuto e lasciare che voi lo apprezziate.
Questa notizia è una traduzione automatica. Puoi leggere la notizia originale Roberto Carretero: “He roto menos raquetas de las que la gente cree”