Federico Cinà ha concluso la stagione del 2025 al 237º posto nel Ranking ATP. A soli 18 anni, il giovane italiano ha fatto il grande salto nel circuito professionale senza molti timori, pronto a spazzare via i suoi rivali. Federico ha giocato il suo primo torneo di questa categoria a Miami, dove ha ottenuto la sua prima vittoria ATP.
Col passare dei mesi, Cinà ha dimostrato di essere arrivato per restare. Oltre a continuare a farsi notare nei Challengers, la sua presenza nei turni di qualificazione dei Grand Slam come gli US Open conferma l'evoluzione di quello che potrebbe essere la prossima stella del tennis italiano.
"Ho iniziato il 2025 con poche aspettative, dato che l'anno scorso ho giocato pochi Challengers, vincendone solo alcuni. Tuttavia, dall'inizio della stagione, ho sentito di essere a un buon livello, ho visto che potevo farcela. Poi ho avuto anche le mie prime esperienze a livello ATP. Non sono state facili, ma credo di essermela cavata bene. Sono contento di come sono andate le cose", ha dichiarato Federico in un'intervista a Spazio Tenis, come riporta Ubitennis.
"Nel complesso, sono soddisfatto di come è stato il 2025. È stato un anno diverso dagli altri, più difficile con nuove sfide, ma penso di essermela cavata bene. Ci sono periodi dell'anno in cui non è garantito che le cose vadano bene. Ad esempio, l'ultimo periodo è stato un po' debole. A volte ho avuto alcune difficoltà, sia fisiche che mentali. Di tanto in tanto si presentano situazioni difficili, ma bisogna resistere e cercare di gestirle. Ogni tanto incontro difficoltà, e per questo devo migliorare ancora di più in questo ambito".
Le differenze tra il circuito Challenger e l'ATP
"Anche nel circuito Challenger è molto difficile perché ci sono giocatori che vogliono davvero vincere. Tutti sono molto competitivi, nonostante siano in due circuiti molto diversi. Tuttavia, non credo ci sia così tanta differenza tra loro. L'aspetto che trovo più difficile dei miei avversari è la loro preparazione fisica, sono tutti molto completi ma anche mentalmente preparati. Quando entri in campo, sai che devi vincere la partita. Non ti aiutano né te la regalano. Anzi, vedono la mia statura piccola e arrivano forse con ancor più voglia di vincere".
Cinà e la pressione
"Ho migliorato, anche perché certe esperienze sono inevitabili. Giocare contro tennisti più grandi, o anche semplicemente stare tra persone più anziane, ti aiuta a crescere come persona. Mi sento anche più sicuro nella comunicazione. Sento la pressione di essere la nuova promessa, ma mi piace anche poter parlare di me stesso, devo però mantenere la calma e impegnarmi allenandomi senza troppe aspettative. Se comincio a averle già a questa età, volendo fare tutto troppo presto, forse mi perderò un po'. È meglio concentrarsi sulla routine quotidiana e cercare di fare bene le proprie cose".

Questa notizia è una traduzione automatica. Puoi leggere la notizia originale Cinà: "Siento la presión de ser la nueva promesa, pero tengo que mantener la calma"

